Il Castello medievale dei Conti d'Aquino

Ultima modifica 10 dicembre 2021

Il Castello dei Conti di Aquino si erge sulla parte più alta del centro storico di Piedimonte San Germano, posto sulla collina a presidio della valle.

L’origine del primo insediamento nella zona del Castello può essere datata intorno al IV sec. a.C., quando i Volsci, giunti nel Lazio meridionale dove prima erano gli Ausoni, fortificarono sia i centri costieri che quelli interni e fondarono una roccaforte ai piedi del Monte Cairo, un “oppidum” con funzioni militari e strategiche data la sua posizione geografica, particolarmente adatta alla difesa. Dopo i Volsci, si susseguirono i Sanniti, i Romani e i Barbari, fino a quando l’oppidum passò sotto il dominio dei Longobardi. Quando questi si convertirono al Cristianesimo, il castello di Piedimonte fu donato dal Duca Gisulfo a Montecassino. In seguito ai saccheggi dei Saraceni nei secoli IX e X, fu distrutto e quindi abbandonato da molti abitanti, fino a quando, nel 1061, il conte di Aquino Adenolfo, nuovo padrone di queste terre, lo fece ricostruire, dotandolo di una più ampia cinta muraria e di una porta d’ingresso più grande, nella quale fu riadattato un arco a sesto acuto recuperato dal vecchio castello. Fin dal sec. X, Piedimonte era diventata una roccaforte della Terra di San Benedetto e il castello aveva preso il nome di “Palazzo Corte” perché era sede di attività governative; divenne poi palazzo di giustizia quando, nel sec. XI, Montecassino vi istituì la giurisdizione criminale. Dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il vecchio nucleo del paese si presentava come un cumulo di rovine. I resti del castello sono stati ristrutturati nel 2001 e sono costituiti dalle mura perimetrali, dall’antica torre, da alcuni muri interni e dalle due porte d’accesso: la prima, poi chiusa, volgeva a nord-ovest e presenta elementi architettonici di origine volsca; la seconda, invece, volge a nord e fu aperta durante la giurisdizione di Montecassino, come confermato dallo stemma posto sulla chiave di volta dell’arco a tutto sesto del portale.

Salendo su per la gradinata che sale fino alla porta d'ingresso si ammira, su in alto, il monumento ai caduti polacchi, su cui è presente una lastra posta a memoria di coloro che combatterono e persero la vita in nome della pace e della libertà. Ben 1500 soldati riposano nel cimitero a loro dedicato, alle falde della montagna dove si erge l'Abbazia di Montecassino.

Oggi l'ampio spazio interno del castello, dopo essere stato teatro di vicende burrascose, accoglie varie manifestazioni storiche e culturali nel corso dell'anno, tra cui ricordiamo in particolar modo le più importanti, ispirate a due periodi storici differenti: la manifestazione a carattere medievale, "Castrum Pedemontis tra arte, storia e sapori", e la commemorazione ai caduti polacchi, "Guerra & Pace", che vede ogni anno la preziosa presenza dell'ambasciata della repubblica di Polonia.


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